Però c’è un limite a tutto…

In questi giorni ho ignorato bellamente i commenti, ma questi sono aumentati esponenziale, e sapete una cosa? Purtroppo c’è altro che è aumentato esponenzialmente: la quantità di sciocchezze scritte.

Dunque, come poter restare indifferenti a quel letamaio diventata la sezione commenti del post qui sotto? Esatto, non credo si possa, dato che questo blog lo gestiamo noi e si arriva ad un punto in cui si deve fare qualcosa per non mandare tutto in malora.

Direi che si può iniziare quello che avrà la forma di un botta e risposta il più chiaro e semplice possibile, per fare in modo che anche chi ha dimostrato avere seri problemi nella comprensione della lingua italiana abbia la possibilità, come tutti gli altri, di capire ciò che c’è scritto.
La maggior parte delle domande a cui fornirò una risposta saranno relative alla nostra collaborazione con Yamato, dato che a quanto pare questa cosa vi scandalizza. E dire che ci sono fansubber che lavorano ormai da anni per gli editori italiani.

Lavorate per Yamato?
Ormai è qualche mese che alcuni di noi collaborano con Yamato.

Perché Yamato chiede consigli a voi nonostante non siate dei dipendenti?
Yamato non ci chiede esplicitamente quali serie prendere, semplicemente parlando e fornendo appunto i nostri pareri sulle serie della stagione presa in esame vengono ovviamente fuori i nomi delle serie che a noi piacerebbe fare. Inoltre c’è da considerare che ormai collaboriamo da un po’ di mesi, siamo sempre professionali, disponibili e seri in quel che facciamo e quindi con il tempo abbiamo instaurato un rapporto di fiducia.

Ma quindi siete dei venduti?
Ebbene sì, siamo dei venduti esattamente come qualsiasi altra persona abbia rapporti lavorativi vincolati da una qualsiasi forma di contratto. Per cui, a patto che voi non siate disoccupati o studenti, siete venduti esattamente quanto noi. C’è del marcio in questo mondo!

Siete ai vertici della catena di comando?
Ovviamente no, non siamo noi i “Capi Supremi”, non prendiamo noi le decisioni e ci mancherebbe altro.

Condividete tutte le decisioni prese da Yamato?
No, è impossibile condividere tutte le scelte fatte da altri e può succedere tranquillamente di trovarci in disaccordo con alcune decisioni. C’è anche da ricordare che non siamo comunque partecipi delle decisioni aziendali, lavoriamo semplicemente alla sottotitolazione di audiovisivi come collaboratori.

PlayYamato farà concorrenza a Netflix?
Questa è una delle cose più stupide scritte. E il fatto di continuarlo a ripetere è una cosa parecchio avvilente, tra l’altro. La risposta è ovvia, assolutamente no. L’offerta è nettamente diversa. In qualsiasi caso comparare un portale che si occupa solo di animazione ad uno multimiliardario che ha contenuti che soddisfano le esigenze di tutti è abbastanza ridicolo.

Perché Yamato acquista le serie in corso così da costringerci a guardarle sulla propria piattaforma?
Perché è un editore che acquista licenze di anime e lungometraggi nipponici, fa solamente il proprio lavoro per poterci guadagnare un profitto. Se i modi con i quali lo fa non v’aggradano è un altro paio di maniche, e lamentarvi qui con noi non porterà certo a nulla.
Se in futuro VVVVID, Yamato o Dynit che sia dovessero licenziare altri titoli e a voi gira il cazzo perché fanno semplicemente quello che devono, evitate di fare la voce grossa e complottista qua, tanto messaggi simili postati di continuo verranno estirpati.
Hanno dei loro canali social, andate a lamentarvi direttamente da loro. Almeno così il vostro feedback arriverà a chi deve arrivare.

Perché annunciamo serie?
Perché l’abbiamo sempre fatto e al momento degli annunci e rilasci dei PV non avevamo assolutamente idea del fatto che potessero essere acquisite. In futuro comunque valuteremo più attentamente se sarà il caso di annunciare o aspettare.

Perché non mettete il banner Yamato Video?
Perché questo gruppo non è formato solo da due persone e inoltre, in quanto fansub, è completamente slegato da ciò. Non veniamo pagati per fansubbare qui, non abbiamo regole o qualsivoglia vincolo. Scegliamo cosa fare, quando farlo e perché farlo. Il gruppo Owari Subs non è in alcun modo legato a Yamato, semmai siamo io e un’altra persona che siamo legati. Comunque se costringerete Task-Force e Pluschan a mettere il banner Dynit forse prenderemo in considerazione l’idea. (Ah, sì, lo dico solo per vedere se qualcuno ha davvero voglia di rompere le palle anche da loro, sappiate che sarebbe esilarante)

Ma se annunciate serie e poi non le fate partire/finire potete ancora definirvi un gruppo fansub?
Non so che concezione malata del termine fansub qualcuno abbia, ma assicuro che non implica alcun obbligo nei confronti dei propri utenti. Per fansubbare ci vuole tanto tempo e la voglia di voler usare il proprio tempo libero per fare un lavoro non semplice, ma per quanto mi riguarda gratificante, nella maggior parte dei casi. E sì, parlo proprio dello stesso tempo libero che voi dedicate a giocare, leggere, vedere serie, stare con gli amici, ecc.
(Mi dilungherò nell’esempio, non me ne vogliate, ma è per far comprendere meglio il punto, in caso abbiate già capito saltate pure alla prossima frase in grassetto.)
Pensate da quanti anni deve uscire il pack BD delle due serie di Horizon. Ecco, ora pensate che per tutto il gruppo la serie ha delle valutazioni che variano da ottima a serie preferita. Perché non viene portata a termine dunque? Ne avranno acquisito i diritti? Ci sarà sotto qualche complotto? Coincidenze? No, semplicemente c’è da fare un lavoro pesante e intenso che richiede tanto tempo e dedizione, e non sempre dopo una giornata di lavoro/università si ha voglia di impegnarsi ancora a casa, anziché riposarsi. Mi spiace dovervi deludere, ma non siamo degli androidi.
Tutto questo per farvi capire cosa? Che il fansub non è la nostra ragione di vita e non possiamo, né vogliamo, dedicarci tutta la nostra esistenza. Le serie vengono scelte e, se c’è tempo, voglia e non sono licenziate, fatte.
Se proprio ardete dal desiderio di veder una serie potete sempre pagarci, e state pur certi che faremo la vostra serie preferita! (Immagino che, viste le lacune di certe perone, non riusciranno a cogliere l’ironia, ma dovevo scriverlo, è più forte di me.)

Ma non è un conflitto d’interessi?
Questa è un’altra cosa che mi ha fatto sbellicare. Conflitto di interessi tra il lavoro e un hobby è un discorso che sfocia quantomeno nel demenziale. Rispondendo in modo serio, è vero, facciamo circa lo stesso lavoro, ma appunto cerchiamo di non ledere gli interessi delle compagnie che operano sul suolo italiano, e questo lo facciamo da ben prima di essere contattati da Yamato e ne avete le prove direttamente sul blog.

PS. Sentitevi liberi di commentare, ma fatelo con educazione e toni civili, non sono un simpaticone come il buon Byakko e di puttanate ne ho lette fin troppe in questi giorni, dunque, la naturale conseguenza è che qualsiasi commento idiota non verrà approvato.

PPS. Ci scommetto che ci sarà quello che, a conti fatti, posso chiamare deficiente, ma proprio perché chiaramente gli manca la capacità di capire ciò che scrivo, che inizierà dicendo “Tanto lo so che lo cancellerete perché…” e seguirà con una caterva di sciocchezze. E sì, quel messaggio lo cancellerò.


48 Responses to Però c’è un limite a tutto…

  1. Avatar clap clap
    clap clap says:

    Ma tu chi sei che non appari nello staff? Perchè domandare è lecito .

    • Ah, è solo uno dei founder del gruppo.
      E, ebbene sì, è presente nello staff fin dal primo giorno. Tra l’altro si è dato molto da fare in questi due anni, quindi compare pure spesso tra i nomi di chi ha lavorato una rella.

    • Avatar Simo
      Simo says:

      Hai ragione, non scrivo spesso e solitamente vedo le domande degli utenti dopo troppo tempo per poter rispondere. Però dai, ho appena guardato le statistiche e dopo Byakko sono la persona che ha scritto più post su questo blog.
      Lo so che non mi piace né ho voglia di mettermi in mostra a parole, preferisco che siano i fatti a farlo, ma addirittura non essere neanche riconosciuto come un membro dello staff è tragicomico.

      • Avatar clap clap
        clap clap says:

        Perdonami ma mi appari come Simo e nello staff ho letto Simoyan non mi sono detto sono la stessa persona xd.

  2. Avatar DeeV
    DeeV says:

    Sinceramente non avevo letto i commenti degli ultimi mesi, innanzi tutto complimenti per la collaborazione apprezzando il Vs gusto sulle serie che avete tradotto, in alternativa ovviamente non sarei qua nella vostra homepage, penso che qualunque sia la attività che alcuni del vostro staff facciano possa solo portare bene ad un editore italiano. Sulle polemiche lasciate perdere ci sarà sempre qualcuno che non capisce, che crede che tutto gli sia dovuto, che in modo infantile ed ignorante crede che sia ingiusto pagare per l’opera altrui (il riferimento è ovviamente al editore e non al vs fansub). La mia speranza è che si possa ottenere in futuro, non so attraverso quale editore, una piattaforma a pagamento con una buona qualità di sub, a cui siamo abituati con i migliori fansub italiani, un buon numero di serie in simulcast ed un buon catalogo di serie passate anche se semplicemente sottotitolate : non capisco perché il catalogo delle serie “vecchie” debba riguardare solo quelle precedentemente localizzate e doppiate, occhio e croce ottenere una serie più datata per lo streaming penso che presumibilmente venga a costare meno che una attuale in simulcast, ma ovviamente sono mie presunzioni, facendo tutt’altro lavoro. Per questo al momento non trovo competitiva l’iniziativa di PlayYamato in rapporto al prezzo e l’offerta/catalogo proposto e non la sottoscriverò, sebbene la mia speranza sia quella di un servizio analogo come contenuti ad alcuni già in giro da più tempo ma supportati dalla meticolosità di adattamento e traduzione dei migliori fansub italiani, pur non avendo alcun problema a seguire l’animaizone in inglese. Trovo intelligente che gli editori, Yamato cosicome Dynit, si stiano rivolgendo a chi ha già dimostrato di saperci fare, di avere passione in quello che fa e buona competenza.

  3. Avatar Ringo
    Ringo says:

    Premesso che condivido pienamente le vostre scelte e opinioni, sono solo sconvolto da una cosa: mi state dicendo che yamato e Dynit non traducono direttamente dal giapponese, ma usano come intermedi i sub inglesi?
    Nel caso di una edizione in italiano si prendono i testi in inglese o si traducono dal giapponese?
    Perdonate la domanda, ma sono molto interessato alla risposta.
    In bocca al lupo per tutto e siete sempre i migliori per me ;)

    • Avatar Cusy
      Cusy says:

      Entrambi usano i copioni originali forniti dai produttori, quindi in Giapponese.

    • Assolutamente no, entrambe le aziende utilizzano i copioni giapponesi forniti dai licensor che detengono i diritti del titolo. Quindi, tutto fedele all’originale con una traduzione diretta.

      • Avatar Ringo
        Ringo says:

        Ma quindi anche voi normalmente traducevate dal giap?
        Comunque grazie mille per la risposta e non ascoltate quei quattro pirla che vogliono sempre TUTTO, SUBITO e GRATIS…Non hanno ancora capito come gira il mondo -.-

        • Avatar Nykky
          Nykky says:

          Da traduttore del gruppo ti dico che mi piacerebbe, ma ho scelto una carriera universitaria diversa. Generalmente traduciamo dall’inglese, poi si adatta e poi passa tutto a un j-cheker che ci dice se ha senso il tutto.

    • Avatar Nykky
      Nykky says:

      Traducono direttamente dal giapponese, anche perché fidarsi del lavoro inglese non è sempre un bene.
      Basti vedere che spesso anche per serie che facciamo qui aspettimano delle versioni specifiche in inglese, abbiamo sempre qualcuno che ci fa da Jchecker, motivi per cui alcune serie vanno a rilento.

      • Avatar Curioso
        Curioso says:

        Ma se il j-checker conosce il giapponese, potrebbe tradurre direttamente?
        E’ possibile che gli editori scelgano le serie da acquisire vedendo le prime puntate fansubbate e/o il numero di download dal tracker?
        Ciao

        • 1) No. Tradurre ad audio è un supplizio, non avendo copioni rischi di sbagliarti con parole omofone, non cogliere alcuni giochi di parole basati sulla scrittura o non capire proprio alcune frasi. Già sono davvero in pochi a poterlo fare seriamente, e prendersi un impegno così “pesante” per hobby non è disposto giustamente praticamente nessuno.
          2) No. A parte che gli editori non hanno assolutamente accesso alle seedbox dei fansubber, le trattative e i contatti per l’acquisto di una serie avvengono da ben prima che essa inizi in TV e possono, in alcuni casi complicati, terminare molto più in là nel tempo di quanto non si voglia.

          • Avatar Wildfire
            Wildfire says:

            Il punto 1 è la realtà assoluta. Ho tradotto alcune cose ad audio e, salvo materiale davvero semplice, il rischio di anche solo capire male la parola che viene pronunciata è troppo.

            Per quanto riguarda Yamato (e Dynit), si traduce ovviamente dal giapponese. :)

          • Avatar Curioso
            Curioso says:

            Grazie per le risposte.
            Approfitto della vostra gentilezza e disponibilità per un’altra domanda: ma i fansub inglesi, traducono dal giapponese parlato? Oppure le trasmissioni dal Giappone sono sottotitolate, modello Televideo?
            @Byakko: intendevo il numero dei download segnalati da Nyaa.

            Un grazie generale per le vostre serie.
            Ciao

          • Avatar Cusy
            Cusy says:

            Alcune vanno in onda con sottotitoli per non udenti, ma non è la regola.
            Spesso i fansub inglesi si limitano a prendere le traduzioni di CR/Funimation e sistemare le loro cazzate (generando a volte cazzate ancora maggiori, ma questo è un altro discorso).

          • Al giorno d’oggi come ha detto Cusy quasi tutti usano le traduzioni ufficiali a loro comodo, però alcuni (oppure un po’ tutti una volta) traducono comunque a orecchio. E… se il traduttore non è bravo, le cappelle le fanno pure grosse.
            Comunque, il counter di DL su Nyaa è la cosa meno affidabile del mondo (esempio pratico, i DL segnati lì di Sakurako-san 01 sono un terzo di quelli effettivi che abbiamo sulla seedbox). OK che c’è da contare il seeding tra i vari peer e robe così, ma non sono numeri da tenere in considerazione, soprattutto per fansub piccoli come i nostri.

  4. Avatar Ogniunohaunprezzo
    Ogniunohaunprezzo says:

    Altre volte ho scritto cose contro di voi, in questo caso capisco le vostre ragioni, il lavoro è lavoro, il denaro è denaro e purtroppo anche se gli ideali sono belli, non riempono ne il piatto ne la panza!
    Credo che molto malcontento e il voler vedere complotti ovunque, sia dato dal fatto che spesso si vuol vedere il tutto libero, tutto gratis e tutto circolante per la rete come un valore di libertà, i fansub da sempre x hobby ci portavano cose ben gradite, che erano per noi il frutto proibito, che arrivava dal giappone, una patria misteriosa e lontana. Oggi vedere uno dei + blasonati fansub piegarsi al cospetto di interessi economici e trasformare un piacere in lavoro, fa venire meno il concetto stesso di libertà, almeno x come la intendevo io e quei 4 o 5 che ancora vorrebbere che internet fosse un nuovo ed inesplorato mare solcato da navi piarata dedite al contrabbando, ma ormai internet è un mare vecchio, controllato e regolamentato…non resta che cercare nuovi orizzonti.
    Per quello che può contare vi auguro solo il meglio.

  5. Avatar HylianFebo
    HylianFebo says:

    Io sinceramente non trovo niente di male in tutto ciò, chiunque vorrebbe che il proprio hobby coincidesse con il proprio lavoro. Che poi Play Yamato sia a pagamento è un altro discorso.

    • Avatar Ogniunohaunprezzo
      Ogniunohaunprezzo says:

      No magari tutti potessero trasformare il proprio hobby nella propria professione, il male è quando quella professione può andare a ledere nelle tasche altrui…esempio scemo:”Il mio hobby è curare le persone…divento un dottore, poi posso andare a curare i bisognosi tipo Gino Strada non so se conosci, oppure andare a tirare sul un bel po di grano, in una clinica privata” Dipende dalla propria forma mentis.

      • Tu parli di volontariato. Subbare anime gratis come fanno i fansub è illegale, credo sia una discriminante abbastanza importante da tenere in considerazione, eh?

        • Avatar Ogniunohaunprezzo
          Ogniunohaunprezzo says:

          Byakko effettivamente tra volontariato e dottori in clinica che lucrano sulla salute c’è un bel abisso, come avere fansub gratis e illegali oppure dover pagare un dvd o bd licenziato e legale a 25-50e con costi di produzione di non oltre i 5e ad unità…direi che ogniuno ha il suo prezzo ed ogni cosa dovrebbe avere il “giusto” prezzo!^_^

        • Avatar DeeV
          DeeV says:

          @Byakko
          Esattamente, il problema è che molti non si rendono nemmeno conto che il fansub sia illegale proprio alla base e non riescono ad uscire dal concetto prima era gratis col fansub poi diviene a pagamento quindi chi si fa pagare è “ladro”.
          Come commento più generale.
          Al momento penso che il grosso problema di iniziative in streaming a pagamento sia il prezzo. Sia chiaro non faccio parte di coloro che pensano che tutto debba essere gratis , ne idealista del freesharing di internet le trovo cose puerili. ribadisco che il lavoro altrui va retribuito.
          Ma ogni “servizio” in internet deve tenere conto della pirateria: ciò che e’ piratato è gratis e sicuramente più conveniente di ogni cosa a pagamento, questo a prescindere dalle disponibilità economiche de singolo utente: gratis è sempre più conveniente a prescindere dal reddito. Quindi si deve indurre l’utente a preferire un servizio a pagamento rispetto a quello totalmente gratuito. Ci sono alcuni modi che, in altri campi, hanno dimostrato come si possa convivere ed anzi arginare in grande parte la pirateria e si è visto nei settori della musica, sopratutto recentemente con spotify e dei videogame. L’esempio di stream per i videogame è la via da percorrere, Steam permette di avere dei prodotti ad un basso costo inoltre i continui saldi permettono di avere a volte a cifre realmente irrisorie il prodotto originale (nel caso di animazione il paragone va con il licenziato)al punto che molti preferiscono, più che scaricare l’iso del gioco piratato, aspettare e prendere originale (che nei videogames spesso vuol dire il supporto di patch/ladder/multiplayer). Poco sopra ho detto che l’offerta di PlayYamato è fuori mercato per questo problema: 10 euro al mese (o 7 alcuni dicono) per un catalogo ridotto a serie molto datate e qualche simulcast e’ fuori mercato rispetto a quanto costa ad esempio Cruchy come simulcast, catalogo, servizio sui mangascan, si ovviamente i sub non sono eccelsi anzi alcuni penosi la speranza è che migliori la qualità , Inoltre è totalmente disincentivante per chi invece prende tutto gratis, piratando in sub Eng (non esistono solo gli speed sub di bassa qualità degli horrible) inoltre nel 2015 credo che quasi tutti abbiano una conoscenza dell’inglese che è fondamentale per tutto non solo per gli Hobbies. Non sto paragonando le due cose ne le du differenti realtà ma per ulteriore esempio un servizio come quello di Netflix in relazione al catalogo che ha si paga meno e c’è l’account sharing. In questa ottica Yamato chiede troppo e secondo me non si rende conto che non incentiva alla sottoscrizione, laddove con prezzi più contenuti potrebbe avere, a mio avviso, un numero maggiore di utenti, il medesimo profitto e portarsi ad un livello tale di fare “concorrenza” alla pirateria, ovviamente senso lato, come hanno fatto nei rispettivi settori spotify e steam per fare esempi concreti.

          • Avatar Ogniunohaunprezzo
            Ogniunohaunprezzo says:

            DeeV in un mondo ideale con gente onesta ogni cosa costerebbe il giusto e chi non sarebbe disposto a pagare una cosa per il giusto prezzo?
            Considera che ora tutti gridano contro pirati e pirateria, ma c’è stato un tempo, ormai prestorico in cui la cara vecchia pirateria ha fatto calare i prezzi (osceni) dei cd da 40-50e agli attuali prezzi per non parlare dei nuovi sistemi di download di mp3 legali, mentre al tempo napster era illegale e fatto chiuedere…quello era il passato ora nel presente ci sono i fansub che x hobby fanno cose “Illegali” ma fino a qualche mese fa a nessuno fregava nulla, adesso si vuole regolamentare quell’ illegalità per renderla legare e poterci lucrarci sopra…la storia si ripete.
            Non fa una piega.

          • Avatar DeeV
            DeeV says:

            @Ogniunohaunprezzo
            guarda se parliamo dal concetto della pirateria come Robin Hood, non abbiamo molto di cui discutere, se non, perdonami, farmi ridere per l’ipocrisia, la pirateria è conveniente perché non ha, in genere costo, e basta Inoltre il lucrarci su a me personalmente fa ridere, chi compie un lavoro deve essere retribuito, secondo me hai molta confusione in mente al punto che non riconosci l’illegalità della violazione dei copyright oppure pensi che la diffusione di opere di finzione di animazione giapponese sia un bene primario che deve essere devoluto gratis. Perdonami ma queste argomentazioni sono quelle che reputo puerili , che non portano a nulla e che rendono tutto questo una semplice perdita di tempo.
            in particolare il supporto della musica in Mp3 non ha fatto abbassare i prezzi ne tanto meno legalmente la musica si e’ adeguata al nuovo supporto e napster violava i copyright, sarebbe come beatificare un minore costo del pane grazie alla rapine ai panettieri, ti rendi conto il nonsense? Infine sul fatto che a nessuno fregava niente fino a poco tempo fa, mi piace conviene che ti documenti visto che da anni la diffusione di copie illegali è fortemente combattuta non solo in giappone ma in tutto il globo terraqueo.
            Rispetto a queste false giustificazioni preferisco di gran lunga chi dice perché devo pagare se riesco ad avere lo “stesso” prodotto gratis, ha piu’ coerenza e denota una maggiore intelligenza. infatti il trucco come indicavo è offrire un “miglore” prodotto o servizi annessi mantenendo basso il costo in modo che la qualità legale sia preferita alla minore qualità illegale.

          • Avatar CJ Spencer
            CJ Spencer says:

            Sul fatto che il fansub possa essere un fenomeno di pirateria o meno ci si è scritto e detto tanto, e in realtà una linea di pensiero condivisa sull’argomento non c’è. C’è una sentenza del tribunale supremo di Singapore datata 2008 secondo cui distribuire una serie subbata sarebbe illegale solo dal punto di vista di chi produce materialmente la serie (quindi le case di animazione), ma dall’altra parte c’è anche chi sostiene come il fansub rientri in tutti quei fenomeni di diffusione multimediale culturale coperta dal Fair Use (e anche qui c’è una sentenza, emanata mi sembra dal tribunale della California, secondo cui mettere dei sottotitoli in un episodio anime già di per sè costituisce una “alterazione” del prodotto originale, rendendolo quindi adattabile alle norme del fair use). Quale che sia la verità, che le case di animazione, i network o le aziende di importazione/distribuzione si servano o si siano servite del fansub per orientare le proprie strategie di mercato era una cosa che si sapeva da tempo; almeno dal 2006, quando la Bandai Entertainment ammise pubblicamente di aver basato sul consenso ottenuto da Melanchony of Haruhi Suzumiya a livello di fansub la decisione di acquistarlo e distribuirlo negli USA. Quindi sì, il rapporto tra fansub e distribuzione “legale” è molto più stretto di quantonon si potrebbe pensare, ed era inevitabile che con l’affermarsi di una diffusione “controllata” del subbing per mezzo di canali regolamentati queste due realtà avrebbero finito per influenzarsi e amalgamarsi a vicenda. Stiamo solo assistendo alle naturali conseguenze di un mercato dell’animazione giapponese in occidente semplicemente impensabile anche solo fino a 15 anni fa, quando solo 1/100 della produzione veniva esportata, e quindi il fansubbing aveva unsuo perché.
            Dal mio personale punto di vista, come ho scritto anche in una tesi che ho discusso all’università (e sulla quale più di un professore mi ha dato ragione) il fansubbing non è da considerarsi un fenomeno né del tutto legale né del tutto illegale: si trova nel mezzo, impegnato in un gioco di equilibri tra interessi economici, nuove tecnologie e cavilli burocratici che, in questo periodo, sta conoscendo forse un deciso riassestamento, per non dire una rivoluzione.
            Se sono d’accordo con questa evoluzione? Sì, lo sono. Un prodotto di produzione “professionale”, anche se pagato, sarà sempre migliore qualitativamente di uno “artigianale”, questo senza nulla togliere al lavoro di persone che si sono impegnate tanto per arrivare a questo.

          • Avatar DeeV
            DeeV says:

            @CJ Spencer
            sono avvocato Penalista, anche io ho studiato a giursiprudenza e quando inizierai a lavorare comprenderai che la dottrina di cui hai studiato nei libri non ti serve a molto anzi è del tutto inutile. Pensa che nella mia tesi di laurea sulla cocainomania e delitto il relatore di antropologia criminale pretendeva che andassi a criticare il sistema processual penalistico italiano in quanto il cocainomane incapace d’intendere e di volere , se non rientra in un “actio libera” in causa, dovrebbe non essere passibile di reato in quanto viene meno l’elemento psicologico. La dottrina serve a nulla la giurisprudenza fa testo.
            Innanzi tutto il sistema giuridico di riferimento su cui dobbiamo operare non e’ quello di singapore ne tanto meno quello di un tribunale californiano, che in particolare che opera secondo un sistema di common law. Al massimo possiamo ampliare la normativa con quella comunitaria.
            Al di la di questo la tutela del copyright in ambito internazionale quindi anche IN Usa è abbastanza determinata nel riconoscere qualunque devoluzione di sotto.
            In particolare se vogliamo essere precisi in base al nostro ordinamento cerca alcune sentenze storiche come quella contro la rai per l’apposizione dei sottotitoli nella canzoni trasmesse durante suoi programmi tv e di come sia stata condannata perche aveva pagato i diritti non per la produzine del testo. Ma ne esistono più di una in merito. Se sei fresco di laurea inoltre sai perfettamente che nel 2015 ormai non si può nemmeno andare a biasimare l’ordinamento italiano perché specie in materie dove sono presenti interessi economici la discimplia è dettata dall Unione europea con direttive e regolamenti.
            Se hai fatto al tesi in tale argomento saprai sicuramente che l’ordinamento statunitense non ha alcuna vigenza su quello italiano ne in quello europeo ma che il caso di fair use cosi denominato in U.S.A. ovviamente si ha solo in caso di utilizzo personale, quindi e’ esclusa qualunque forma di devoluzione a terzi oppure sotto l’aspetto di utilizzo con finalità di ricerca, finalità di ricerca che non ha la devoluzione di opere a carattere ricreativo. In ogni altro caso in Usa come in tutta Europa ed anche in giappone, poi non so in ordinamenti giuridici come quello cinese si ha una lesione del copyright, certo parlare di Cina e copyright nella stessa frase suscita una certa ilarità
            Che poi le case di distribuzione possano sopportare ed non agire in prima persona (sebbene in molti casi la tutela contro la lesione dei copyright si attiva d’ufficio e non ad istanza di parte) e’ un altra circostanza risaputa basti pensare il gentlemen agreement che per anni c’e’ stato in italia che dif atto conferiva acquiescenza al fansub finchè non toccava materiale licenziato in italia da un lato, e dall altro ne conveniva da un punto di vista meramente costo/beneficio alla casa di produzione, per esempio ad una sunrise di questi se non eventualmente con attività diCease&desist andare a reprimere i nostri ospiti degli Owari subs per una serie i cui diritti intellettuali spettavano alla Sunrise stessa.
            Ora i licensor diventano subber ed infatti cercano subber. C’e’ poco da fare anche questa sulla legalità del fansub e’ storia vecchia, è non e’ mai stato cosi non ci sono nemmeno MAI stati i presupposti giuridici di vedere il fansub come promulgazione delle cultura giapponese e non sono miei pareri ma ci sono tante sentenze. Tale tesi non da alcuna valenza esattamente come quella della pirateria/robin hood. L’unica strada da prendere, lo ripeto ,è cercare di ottenere dai licensor un ottimo prodotto al minore prezzo possibile compatibilmente con le loro esigenze commerciali: la banale proporzione di meglio 100 utenti a 3 euro mese, laddove il prodotto ed il bene diffuso non e’ antagonista ne vi e’ un bene materiale, che 20 a 10 euro mese. Insomma pretendere che venga fatto fquello che e’ stato fatto altrove (spotify,steam, netflix). A mio avviso se Yamato entra a “gamba testa” nel mercato con poche serie, catalogo ridotto e chiedendo 10 euro al mese, sbaglia e spero che non lo faccia con al pretesa che rilascia in Italiano perché nel 2015 l’inglese si studia alle elementari , cioè scuole dell obbligo, va da se che e’ inutile spendere 10 euro per 4 puntate di uno o piu simulcast quando lo stesso lo prendo e gratis da Nyatorrent, seguire anime in inglese non è tutto sto dramma, ed i 10 euro al mese si usano per neflix, spotify o su steam.

          • Avatar DeeV
            DeeV says:

            Mi scuso per qualche errore di battitura ma dal tablet capita.

          • Avatar CJ Spencer
            CJ Spencer says:

            @DeeV
            In realtà io non ho studiato giurispudenza, ma Scienze dello Spettacolo, e la tesi che ho scritto su questo argomento riguardava l’aspetto economico del fansubbing prima ancora di quello giudiziario.
            Quello che hai detto è giusto riguardo al fatto che le leggi o le sentenza di alcuni paesi non vangono in altri, citando i casi di Singapore e della California volevo solo far capire come ci siano varie trombe che squillano dall’una o dall’altra parte, e che ognuno è portato a credere a quello che gli fa più comodo.
            Comunque grazie per la tua spiegazione, ad averti conosciuto un anno fa forse mi avrebbe dato la lode in quell’esame invece di “fermarsi” al 30: maledetto taccagno^^

  6. Avatar CJ Spencer
    CJ Spencer says:

    Avevo avuto il sospetto che tra voi e la Yamato ci fosse un qualche genere di rapporto, ma onestamente casco dalle nuvole nello scoprire che effettivamente è così.
    Pazienza, per me non fa differenza: con tutti i gruppi di fansubber che stanno chiudendo e/o scomparendo nell’ultimo periodo, è chiaro che se si vuole continuare a sopravvivere bisogna accettare qualche cambiamento, e personalmente la cosa non mi scovolge, tanto più che anche io sto cercando disperatamente di farmi assumere da Yamato o da qualche altra azienza di produzione/diffusione di animazione (anzi, se ci mettete una buona parola^^)
    Concludo chiedendo una informazione, o una curiosità: ma se una serie è già distribuita in italia da Crunchyroll può essere licenziata anche da Yamato? (si, mi preoccupo per GATE^_^)
    A presto!^_^

    • Contando che i diritti di GATE li ha in mano Wakanim francese e non Crunchyroll, non vedo il nesso.

      • Avatar CJ Spencer
        CJ Spencer says:

        volevo solo sapere se esiste la possibilità che la yamato possa licenziare anche GATE, o quantomeno la seconda stagione che inizia a febbraio

      • Se leggi tra le righe e ti interessi alla serie in questione la risposta te l’ho già data.
        In ogni caso, non vedo dove sarebbe il problema.
        E evita una risposta “Oh noez, non voglio che i fansub droppino una serie, voglio seguirla gratis e non legalmente.”

        • Avatar CJ Spencer
          CJ Spencer says:

          io non ho fatto nessuna allusione di questo tipo, la mia era solo una domanda dettata, come ho precisato subito, da pura curiosità.
          Acquisto regolarmente i dvd delle serie che mi piacciono, e non ho problemi a pagare abbonamenti per i subbing “autorizzato” di yamato o di chicchessia, e avendo io parlato con gentilezza, senza strafottenza o supponenza, onestamente non mi spiego una risposta così piccata.
          E comunque la risposta alla mia domanda l’avevo capita.

  7. Avatar Ryudra
    Ryudra says:

    Come ho già ribadito, non sosterrò mai i servizi di streaming a pagamento per il semplice fatto che questi vanno ad uccidere il mercato home video. Perchè sono quasi sicuro che la Yamato non pubblicherà più niente in HV se la piattaforma avrà successo. Quindi, anche se a malincuore, spero che Play Yamato fallisca.

    • Avatar CJ Spencer
      CJ Spencer says:

      Tra una decina d’anni al massimo il mercato home video semplicemente non esisterà più. Non ti sei fatto/a un giro per le città negli ultimi anni? Quanti videonolleggi sono rimasti aperti rispetto anche solo a 5 anni fa? Tra Mestre e centri limitrofi ce ne saranno stati una trentina, oggi sono cinque o sei.
      Tutto si evolve, incluso il mondo dell’intrattenimento. Gli sceneggiatori in america ci hanno fatto uno sciopero spaventoso sulla necessità di vedere retribuiti anche download e streaming “legale” delle serie televisive prodotte dagli studi USA e creati da loro, perchè ormai il mercato dell’home video copre a malapena il 30-40% della diffusione dei prodotti multimediali, e questo vale tanto per i film quanto per tutto il resto (musica, videogiochi, programmi per computer, ecc)
      Chi non si evolve muore, te lo stanno dimostrando anche ora.
      Certo è che se Yamato non si mostra capace di tenere il passo con colossi che offrono un numero di prodotti infinitamente superiore ad un prezzo pari o addirittura inferiore, c’è da ssere sicuri che non durerà a lungo (e se le premesse sono quelle che si vocifera, la vedo molto dura)

    • Avatar Cusy
      Cusy says:

      Infatti Tokyo Ghoul e Prison School…

      • Avatar Ryudra
        Ryudra says:

        Ecco, parliamo di questi due titoli. Sono gli unici per adesso ad aver ricevuto un trattamento per l’home video.
        Ma tutte le altre serie invece? Logico pensare che non usciranno mai in HV ma almeno permettimi di poterle acquistare legalmente tramite download o edizioni fisiche solo sub (sogno utopistico quest’ultimo lo so), preferibilmente in BD. Se non fai nulla di tutto ciò non riesco a trovare pregi in quello che fai (rivolto a VVVID, Yamato Animation) perchè impedisci ai fansub di poterci lavorare sopra acquistandone la licenza.
        Eppure la Dynit ha pubblicato qualcosa in HV solo sub con titoli discutibili, non capisco perchè non possano ritentare questa manovra con serie più appetibili.

        • Avatar Cusy
          Cusy says:

          Ci sono stati altri 3 casi precedenti (Shingeki, Psychopass e SAO, andati prima sottotitolati e poi doppiati).
          Fondamentalmente la roba non te la danno da conservare perché se vendi il contratto che chiudi con i produttori è diverso da quello per uno streaming libero supportato da pubblicità, che è a sua volta diverso da Home Video.
          Se finora le serie sono andate su piattaforme free il motivo è da cercare in quello, su piattaforme pay e che consentano la distribuzione dietro pagamento i contratti non sarebbero validi e andrebbero integrati, cosa che a quanto pare non vale la candela.
          Poi oh, se hai un po’ di dimestichezza, sai come funzionano gli stream online e te ne sbatti altamente del fatto che sia illegale, posso dirti solo che nessuna piattaforma che ospita prodotti sottotitolati in italiano per ora usa DRM, il modo di prenderti i file c’è, non sta a me dirti qual è però.

  8. Avatar Ryudra
    Ryudra says:

    Un conto è lo streaming e un conto il download. Se potrò scaricare serie in BD con ottimi sottotitoli (tipo i lavori fatti da voi per Yamato) a un buon prezzo si può anche fare.

  9. Avatar Vizard
    Vizard says:

    Sinceramente non credevo che esistessero persone che insultino un fansub (dopo tutto è un hobby che condividono con noi, quindi bisogna solo rigraziare), per quanto riguarda la faccenda yamato, ogni fansub ha la propria politica in merito e noi la dobbiamo rispettare.
    Per quanto mi riguarda sono a favore di qualsiasi politica si adoperi.
    Per play yamato spero che facciano qualcosa come CR ovvero dopo determinato tempo rendere gratuita la serie anche ai non abbonati, altrimenti sicuramente nasceranno tanti fansub pirata (da qui io mi seguiro le serie licenziate XD)

    P.S: Non sono contro queste iniziative, però personalmente non spenderò mai dei soldi per del semplice streaming, ovviamente se escono i dvd/bd di una serie (che mi interessa) della yamato corro a comprarli.

  10. Avatar unodeitanti
    unodeitanti says:

    Ho una piccola perplessità: Se Playamato non è in concorrenza con Netflix, perchè i contenuti che ha Yamato non sono presenti su Netflix ?
    Perchè da quel ho notato, i contenuti della Dynit sono presenti nonostante ha quasi tutto il suo catalogo su VVVID.

    • Avatar Cusy
      Cusy says:

      Alla conferenza fatta a Lucca hanno fatto capire come Dynit abbia un accordo molto vicino all’esclusiva con Netflix (pare per scelta di Netflix, da come l’han messa giù).

  11. Avatar Rechsh
    Rechsh says:

    …….Dopo aver letto tutti i commenti e perso qualche diottria……..

    Sinceramente spero che non faccia gli stessi errori che fanno molti che vogliono “entrare” in un mercato ,in primo l abbonamento mensile ma e già stato detto nei commenti precedenti quindi mi fermo qui.

    Il problema in realtà è un altro, secondo me yamato farà lo stesso errore di vvvvid (non ho mai capito quante v ci sono), ovvero di prendere troppi simulcast/troppi progetti in contemporanea, questo perchè notando chi si occupa della traduzione e dell editing sono sempre le stesse 4 persone (naturalmente sto generalizzando);

    riassumendo: spero non si faccia prendere dalla smania di crescere

    p.s.
    mi sono dimenticato, ma come mai al momento si preferisce sottotitolare invece che doppiare?
    (naturalmente so che per tempo/denaro conviene quest ultima)
    p.p.s.
    purtroppo la lettera dell avvocato mi ha intontito, sinceramente non capisco perchè la gente si lamenti cosi tanto per la questione fansub/licensed o legale/illegale, mentre la questione principale è se i dialoghi saranno “censored/uncensored” (intendo nei casi tipo aquarion, rossana, gurren, etc,) anche se sto notando che qualcosina sta cambiando……..

    • Avatar Cusy
      Cusy says:

      Rispondo solo ad una domanda:
      I costi del doppiaggio sono esorbitanti, serve qualcuno che aiuti a coprirli (o serve un prodotto come Shingeki che si paghi da solo visto quanto è famoso e importante). Senza un passaggio TV (Rai4, Mediaset etc.) o qualcuno di esterno che finanzi (VVVVID per Dynit, ad esempio) è dura.
      Di contro i costi del simulcast sono molto più contenuti.

  12. Avatar Godai
    Godai says:

    Per me neanche vi dovevate sprecare a spiegare certe cose a quei cerebrolesi che commentano in quel modo. Tanto non vogliono e non sono in grado di capire.

    Sulla questione pirateria: la pirateria ad oggi è un dato di fatto, esiste e non si ferma, a prescindere che sia giusto o sbagliato. Ci è arrivata a capirlo anche l’industria musicale con Spotify, e sappiamo quanto quel mercato sia più grande e potente rispetto a quello dell’animazione. Gli anime sottotitolati legali quindi devono avere almeno una possibilità gratuita e una premium a pagamento, se non proprio gratis come VVVVID.
    Play Yamato si pone fuori mercato sia con i suoi prezzi, sia con il modo l’accesso alla sua offerta only-sub.

  13. Avatar Matteo Bianco
    Matteo Bianco says:

    La notizia di questa vostra collaborazione con la Yamato mi lascia piacevolmente sorpreso, sono molto contento per voi anche perché significa che il vostro valore, il vostro impegno e le vostre capacità sono state riconosciute al di fuori della sfera di internet. Vi faccio i miei migliori auguri consapevole di rimanere sempre soddisfatto dai vostri lavori anche nei tempi a venire.

    p.s. Non ho mai avuto l’occasione di ringraziarvi adeguatamente per tutto l’aiuto che mi avete dato per la stesura della tesi, vi sono molto riconoscente!